Il
mio interesse per l'arte ha un carattere essenzialmente iconologico
ovvero guardo l'opera d'arte sotto l'angolazione del contenuto
anziché quella dello stile. Per fare questo al di là di un'analisi
dell'insieme dell'immagine, pur fondamentale, è molto utile
soffermarsi sui particolari dell'opera, veicoli di significati che,
spesso andando oltre la volontà dell'autore, ne tradiscono gli
intenti senza che egli ne sia necessariamente consapevole. Questa
attenzione al dettaglio è la mia specialità come iconologa.
A
volte tali particolari denunciano con molta chiarezza l'epoca e
l'ambiente in cui l'opera è stata creata permettendo di scoprire
aspetti inediti della cultura dell'artista, a volte, invece, è il
contesto figurativo a darmi preziosissime indicazioni sull'impiego o
sul valore simbolico degli stessi dettagli...aspetti che non sono
stati esplicitati altrimenti.
Negli
anni ho aggiunto ai gioielli lo studio del cibo e delle abitudini
conviviali, come chiave di lettura di soggetti come i banchetti e
cene bibliche ed evangeliche ma soprattutto delle nature morte che
spesso, accanto ad una evidente valenza decorativa, avevano
un'obiettivo didascalico da raggiungere per via simbolica.
Dalle
mie ricerche ho tratto materia per l'attività di pubblicista e
conferenziera.
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