COSA HO SCRITTO

I Libri

Perle, Firenze 2000.
Perle, Parigi 2000
The pearl, New York 2001.

Botticelli, l’artista e opere, (GIUNTI) Firenze 2003.
Traduzione in inglese: Botticelli, The artist and his works, (GIUNTI) Firenze 2003.
Traduzione in polacco, (ARKADY), Varsavia, 2005.
Traduzione in francese.
Traduzione in rumeno 2009.

Beato Angelico, (GIUNTI) Firenze 2003.
Traduzione in inglese, Firenze(GIUNTI)2003.

Botticelli, (GIUNTI) Firenze 2004.
Traduzione in inglese, (GIUNTI) Firenze 2004.
Traduzione in francese, (GRUND) Parigi 2005.
Traduzione in coreano, 2005.

Il Cibo e la Tavola, ELECTA (Dizionari dell’Arte), Milano 2006.
Traduzione francese: Boire et manger, traditions et symboles, (ELECTA-HAZAN), Paris 2006.
Traduzione tedesca: Der gedeckte Tisch esskultur in der kunst, ( PARTHAS-VERLAG ) Berlin 2007
Traduzione inglese: Food and Feasting in art, (OXFORD UNIVERSITY PRESS), Los Angeles 2008
Traduzione olandese: Eten en drinken (Ludion) Nederlands 2007
Traduzione in polacco, (ARKADI), Varsavia 2009.
Traduzione in rumeno

Oro gemme e gioielli, ELECTA (Dizionari dell’Arte), Milano 2007.
Traduzione francese: Bijoux, pierres et objets precieux, (ELECTA-HAZAN) Paris 2008.
Traduzione tedesca: Schmuck und juwelen in der kunst (PARTHAS_VERLAG), Berlin 2008

Gli articoli

Recensioni di mostre:
  • Egyptomania, "MCM", 26, Dicembre 1994, p. 50.
  • Il ratto d’Europa da Ovidio al Novecento, “Civiltà del Rinascimento”, 20, settembre 2002, pp. 70-75.
Sulla storia del gioiello:
  • Gioie senza tramonto, in Cultura e mercato 1995, cat. della mostra antiquaria a cura di C. ABETI, Sarnano 1995, pp. 11-14.
  • La corona di Rodolfo, "MCM", 38; Dicembre 1997, pp. 41-42.
  • La natura in un gioiello, "MCM", 40, Giugno 1998, pp. 57-58.
  • I bagliori dell’oro: la gioielleria nel ‘400, “Civiltà del Rinascimento”,19, agosto 2002, pp. 26-37.
  • Splendori dell'Impero tra ori e cammei, "Arte Service", 13, Marzo 1994, pp. 52-55.
  • Secondo Ottocento con un pizzico d'estro in più, "Arte Service", 14, Aprile 1994, pp. 56-58.
  • Rifacimenti irripetibili di storicizzata memoria, "Arte Service", 15, Maggio 1994, pp. 49-51.
  • Gioielli di scavo, "MCM", 26, Dicembre 1994, pp. 28-31
  • Gioielli romantici, "MCM", 27, Dicembre 1995, pp. 73-75.
  • Monili e Objets de vertu nel Secondo Impero, "MCM", 31, Marzo 1996, pp. 66-68.
  • Il bello e l'utile, "MCM", 37, Settembre 1997, pp. 33-34.
  • Petits Souvenirs, "MCM", 39, Marzo 1998, pp. 25-26.
  • La mitologica selva di Lalique, "MCM", 41, Settembre 1998, pp. 25-26.
  • Le geometrie del sogno,”MCM”, 44, Giugno 1999, pp. 37-39.
  • Ornamenti deco,”MCM”, 49, Settembre 2000, pp. 41-43.
  • Bagliori russi, “MCM”, 51, marzo 2001, pp.15-17.
Sulle gemme, il loro simbolismo.
  • Fior di conchiglia, "MCM", 36, Giugno 1997, pp. 45-47.
  • Gemme medicee, “MCM”, 45, Settembre 1999, pp.42-45.
  • Gemma di Venere, “MCM”, 46, Dicembre 1999, pp. 22-24.
  • Gemma imperiale, “Medioevo”, 48, gennaio 2001, pp. 79-85.
 Sull’iconografia del gioiello:
  • Angeliche gemme, "MCM", 42, Dicembre 1998, pp. 43-44.
Lo studio è incentrato sulla Pala di Brera di Piero della Francesca nella quale gli Angeli soli, fra gli astanti, appaiono ornati di raffinati gioielli di gusto contemporaneo.
  • Il corallo e la Madonna col Bambino: …e liberaci dal male, “Art e Dossier”, 150, novembre 1999, pp. 15-19.
Il rametto di corallo indossato dal Bambino Gesù o semplicemente presente nell’immagine accomuna numerose opere pittoriche: dalla Pala di Brera alla Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, dalla Madonna della Rondine alla Consegna delle Chiavi alla Madonna con bambino e piccolo frate francescano orante di Carlo Crivelli, dalla Madonna Trivulzio alla Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna. L’articolo prende le mosse da questa interessante persistenza.
  • Gioielli di famiglia, “Art e Dossier”, 153, Febbraio 2000, pp. 38-43.
Un pendente con rubino e perle nel ritratto di Giovanna Tornabuoni di Domenico Ghirlandaio (a Madrid nella collezione Thyssen Bornemisza) ricompare anche negli affreschi della cappella Tornabuoni nella chiesa fiorentina di Santa Maria Novella indossato dalla stessa ma anche da un’altra misteriosa gentildonna.
  • Pallade, il centauro e i diamanti medicei, un rebus neoplatonico, “Art e Dossier”, 161, novembre 2000, pp. 35-40.
Il saggio ha per oggetto il simbolismo del diamante nell’impresa medicea che compare sulla veste della protagonista femminile dell’opera e il rapporto della gemma con la divinità rappresentata.
  • Bella nell’anima, “Art e Dossier”, 165, marzo 2001, pp. 38-43.
La Venere di Urbino di Tiziano come altre Veneri nell’opera dello stesso pittore e di altri artisti veneti è ornata da un orecchino di perle in netto contrasto con la sua nudità. Quale rapporto collega la perla con la dea?
  • Una virtù illuminata, “Art e Dossier”, 167, maggio 2001, pp. 40-45.
L’indagine ha per oggetto l’elaborato pendente con rubino indossato dalla Gentildonna in veste di Lucrezia di Lorenzo Lotto (Londra, National Gallery). Quale rapporto lega il raffinato ornamento con la protagonista del ritratto?
  • L’apprendista stregone, “Art e Dossier”, 174, gennaio 2002, pp.40-45.
Nella camera di meraviglie del principe Francesco I de’ Medici le gemme e i materiali preziosi conservati negli scaffali sono illustrati da curiosi pannelli dipinti che ne narrano le origini. Collegando gli oggetti al mito i pannelli sembrano suggerire come le pietre dure e preziose non avessero la sola funzione di arricchire la collezione del principe ma anche un possibile ruolo attivo negli interessi occultistici del Principe.
  • Scintille di luce celeste, “Art e Dossier”,178, maggio 2002, pp. 40-46.
Nel Polittico dell’agnello mistico di Van Eyck (Gand cattedrale di San Bavone) luminose gemme partecipano con il loro simbolismo al complesso disegno teologico dell’opera.
  • Un amore senza fine, “Art e Dossier”, 180, luglio-agosto 2002, pp.33-37.
Al centro del presente studio è il ritratto di Lucrezia Panciatichi dipinto da Bronzino in pendant con quello del marito Bartolomeo (Firenze, Uffizi). Al prezioso dettaglio di una catena smaltata con la frase francese “amour dure sans finè affidato il compito di raccontare il legame d’eterno amora fra i due sposi.
  • Le pietre dei tre re, “Art e Dossier”, 188, aprile 2003, pp.29-35.
Fra i numerosi dettagli simbolici presenti nell’ Adorazione dei magi di Andrea Mantegna vi sono le gemme che guarniscono i vasi portati in dono dai tre saggi orientali a Gesù appena nato. Ad esse il pittore affida il compito di definire la natura e il valore simbolico del contenuto dei vasi.
  • Con gli occhi dell’amore, “Art e Dossier”, 190, giugno 2003, pp. 36-41.
La lettura dei gioielli permette di associare una volta di più la Velata di Raffaello (Firenze, Galleria Palatina) alla Fornarina (Roma, Galleria Borghese) attributa allo stesso pittore. Lo stesso pendente con rubino nella stessa curiosa posizione suggerisce che anche l’identità delle due donne ritratte possa essere la stessa…
  • Tra penitenza e contemplazione, “Art e Dossier”, 195, dicembre 2003, pp.14-19.
Nella Maddalena di Artemisia Gentileschi uno specchio coronato da una scritta riflette, inquadrandolo, l’orecchino di perle della Santa. Così ritagliato il monile si propone al riguardante come elemento centrale dell’immagine.
  • L’eterno incanto della seduzione, “Art e Dossier”, 199, aprile 2004, pp. 36-41.
Nel ritratto di Cleopatra dipinto da Piero di Cosimo una scritta posteriore rimanda a Simonetta Vespucci come soggetto dell’opera. I gioielli sembrano avvalorare la tesi che si tratti della platonica amante di Giuliano de’ Medici...
  • Un rebus per il Moro, “Art e Dossier”, 203, settembre 2004, pp. 36-41.
Con acume da gioielliere e sottigliezza da pittore Holbein nel ritratto di Richard Southwell usa una raffinata spilla da cappello per raccontare la storia del protagonista.
  • Il piacere e l’inganno, “Art e Dossier”, 204, ottobre 2004, pp. 36-41.
Il titolo: Allegoria del Tempo e dell’amore dell’opera di Bronzino conservata alla National Gallery di Londra andrebbe forse definitivamente corretto in Allegoria del trionfo di Venere a questo sembra condurre anche il fastoso diadema della dea.
  • Il decoro della sposa mistica, Art e Dossier”, 212, giugno 2005, pp. 42-47.
Nella Madonna con Bambino in trono con angeli e Santi dipinta da Piero di Cosimo (Firenze, Galleria dello Spedale degli Innocenti) i gioielli sono pochi ma significativi. Essi sottolineano il ruolo di Santa Caterina d’Alessandria sposa mistica di Cristo nel contempo raccontando il clima spirituale dell’ambiente di Gerolamo Savonarola.
  • Nel corteo di BaccoArt e Dossier”, 239, dicembre 2007, pp. 24-31.
Un pendente etrusco della collezione Campana, vero reperto archeologico (Parigi, Louvre), è fedelmente riprodotto da Sir Lawrence Alma Tadema nella Festa della Vendemmia (Amburgo, Hamburger Kunsthalle) e ne La conversione di Paola di san Girolamo (collezione privata). Ad esso il pittore affida il compito di evocare lo spirito dionisiaco dell’Antichità pagana.


Sull’iconografia del cibo


  • Allegoria domestica, “Art e Dossier”, 272, dicembre 2010, pp. 42-47. 


Il Cristo in casa di Marta e Maria (Londra, National Gallery) è una delle opere più interessanti degli esordi sivigliani del giovane Velasquez e nel contempo una delle più ambigue. Il soggetto religioso è relegato, nell’opera, in secondo piano mentre, in primo piano, una scena di cucina con protagoniste contemporanee presenta con il linguaggio attuale dei bodegones il messaggio spirituale dell’opera.

  • Giocare con gli archetipi, “Art e Dossier”, 303, ottobre 2013, pp. 24-29
Paulette Tavormina è una fotografa newyorkese. La sua specialità è la produzioni di fotografie d'arte nelle quali si ispira alle nature morte di Caravaggio e Zurbaran e ne ricrea gli impianti scenici da immortalare e così sorprendere lo spettatore riproponendo atmosfere del passato.


Dossier di Art e Dossier

  • Piero di Cosimo, dossier, “Art e Dossier”, 262, gennaio 2010.
Attivo fra gli anni ’80 del Quattrocento e il primo ventennio del Cinquecento il pittore fiorentino Piero di Cosimo rappresenta un ‘caso’ storico-artistico di difficile inquadramento. Le scelte stilistiche ma soprattutto le soluzioni iconografiche dei suoi dipinti delineano una personalità artistica originale caratterizzata da una cultura profonda e anticonformista al passo con i fermenti spirituali della sua epoca e attenta alle innovazioni stilistiche operate dai grandi geni a cavallo del secolo. Il dossier si articola in sei capitoli che, ripercorrendo la vicenda artistica del pittore in senso cronologico, si propongono di fornire al lettore un’interpretazione iconologia delle opere più famose.


  • Arte e Vino, dossier, “Art e Dossier”, 268, luglio-agosto 2010.
Il dossier propone di tracciare il percorso del vino nell’arte attraverso le opere e i generi artistici che lo rappresentano. Tutto ha inizio con le immagini di Dioniso-Bacco che attraversano la storia dell’arte raccontando le valenze mistiche della bevanda inebriante. Nel passaggio dal mondo pagano a quello ebraico e poi cristiano il vino si arricchisce ulteriormente di significati spirituali profondi che non sembra perdere nemmeno nelle raffigurazioni dell’autunno nei cicli pittorici dei mesi e delle stagioni o nelle allegorie della virtù della Fede e del vizio del Vino. Una valenza tutta terrena come parte gioiosa e inebriante dell’esperienza quotidiana dell’uomo è espressa dal vino nelle scene di genere e nelle nature morte.


  • Arte e Cibo, dossier, “Art e Dossier”, 300, giugno 2013.
Il dossier si propone di guidare il lettore fra le iconografie tradizionali dell’arte antica seguendo il cibo, denominatore comune e veicolo di significati simbolici. Attraverso episodi scelti dell’Antico e del Nuovo Testamento, e le raffigurazioni pagane e cristiane di banchetti si configura, nei primi due capitoli, la valenza spirituale di molti alimenti e specie vegetali commestibili. Alle scene di vita quotidiana e alle nature morte, oggetto del terzo e quarto capitolo, il cibo aggiunge interessanti indicazioni di ordine sociale e storico oltre che morale e religioso.



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